Uno dei punti di forza del “Mady in Italy” è la produzione di oggetti e componenti per la moda e l’oggettistica (bigiotteria, occhialeria) con particolari caratteristiche estetiche e funzionali. Fibbie, montature e altri oggetti metallici sono ricoperti con rivestimenti metallici ottenuti per deposizione galvanica i quali, oltre ad offrire brillantezza e attraenti proprietà ottiche, garantiscono pure resistenza al degrado e alla corrosione, così come compatibilità al contatto con la pelle e resistenza all’usura.
Due fattori più di altri hanno spinto all’innovazione nel settore negli ultimi anni: il miglioramento delle performances con la riduzione dei costi (minore impiego di materiali preziosi come l’oro); la migliore compatibilità con l’ambiente di una industria - quella galvanica - che deve fare i conti con sempre più rigorose limitazioni legislative di carattere ambientale. Il tutto rimanendo concorrenziali con le produzioni nei paesi emergenti.
In tale ambito sono state sviluppate all’interno del laboratorio di Anticorrosione Industriale del Dipartimento di Ingegneria Industriale numerose attività di ricerca, finanziate da aziende del settore del triveneto, fra cui - recentemente - la Galvalux di Pieve di Cadore (Bl), e finalizzate al miglioramento dei processi industriali di deposizione galvanica, sia come prestazioni che come compatibilità ambientale dei processi.
L’ambito scientifico è quello delle nanotecnologie e in particolare dello sviluppo di nuovi materiali nanostrutturati attraverso la co-deposizione di metalli e nanoparticelle in grado di migliorare sia la resistenza alla corrosione che quella all’abrasione, mantenendo tutte le proprietà estetiche necessarie.
Nello specifico, sono stati sviluppati rivestimenti a base nichel innovativi, contenenti nanoparticelle di SiC e Al2O3 disperse per sonicazione, che hanno mostrato una superiore resistenza al degrado. Sono stati studiati nuovi rivestimenti a base di leghe di rame, co-depositati a partire da bagni innovativi privi di composti chimici nocivi. Per quanto riguarda i bagni galvanici innovativi un settore di punta della ricerca riguarda lo studio dei meccanismi di elettrodeposizione da solventi non acquosi, quali i liquidi ionici, che hanno potenzialità di sviluppo notevoli.
Sono anche stati studiati rivestimenti “nichel-free” caricati con nanoparticelle di SiC, sia a base oro, con la finalità di aumentare la resistenza all’abrasione pur mantenendo spessori e quindi quantità di oro molto ridotte, sia a base di leghe rame-stagno-zinco. Si sono studiati meccanismi base della co-deposizione che è fortemente influenzata dalla presenza delle nanoparticelle, al fine di ottener la lega desiderata e le proprietà di resistenza alla corrosione e di resistenza all’abrasione richieste dal mercato mantenendo aspetto estetico, colore e brillantezza.
Per una migliore conduzione delle ricerche è stato pure realizzato presso la sede di Pergine del laboratorio, un impianto galvanico pilota su cui sono possibili produzioni in pre-serie dei materiali sviluppati per verificare la loro industrializzazione.
I risultati ottenuti fin d’ora in questo settore, coordinati nella ricerca dall’Ing. Zanella e dal Prof. Deflorian, sono risultati di notevole interesse scientifico essendo stati oggetto di numerose pubblicazioni su riviste internazionali, nonché tesi di laurea e due tesi di dottorato, ma sono anche di rilevante interesse industriale perché in alcuni casi i materiali e i bagni studiati sono stati implementati su linee industriali e sono ora alla base di prodotti commerciali che supportano la competitività dei nostri prodotti nel Mady in Italy e quindi in questo senso rappresentano un ottimo esempio di collaborazione industria-università con ricadute sia scientifiche che industriali applicative.
Strumentazioni utilizzate per la ricerca
- Microscopio elettronico a scansione e a trasmissione;
- strumentazione elettrochimica per la deposizione e caratterizzazione dei materiali (galvanostati, potenzioastati, analizzatori di risposta in frequenza);
- microscopi ottici e metallografici.
Responsabile del progetto: prof. Flavio Deflorian